venerdì 11 maggio 2007

La Gommosi



L'inclusione della "gommosi" tra le fisiopatie non è propriamente corretta, dato che questa manifestazione sintomatologica è atipica, appartenente cioè a diverse cause, anche di origine parassitaria. Questa scelta è suggerita dal fatto che le manifestazioni più importanti, di emissioni più copiose, sono dovute a cause non dipendenti da agenti patogeni.
Va anche ricordato che non sempre le emissioni gommose sono da imputare ad anormalità morfo-fisiologiche della pianta, ma che possono essere un normale prodotto del suo metabolismo.

Prima di eporre le cause della gommosi, ritengo doveroso dire che l'emissione di "gomma" dipende anche da attacchi parassitari, quali: il corineo, il punteruolo (Scolitus rugulosus Ratz) e la sclerotinia.

E' bene precisare che si parla di "gommosi", in senso patologico, solo allorquando i danneggiamenti a carico del tessuto legnoso, di varia origine, sono notevoli e le emissioni gommose abbondanti.
Tali emissioni possono essere considerate un meccanismo necessario per ridurre o inibire attacchi parassitari ad opera di patogeni da ferita, o da possibili disidratazioni del tessuto legnoso danneggiato, o ancora, per contrastare lesioni interne che non manifestano, in modo palese, danni esterni.
La formazione dalla gomma è da ricercare nella degenerazione di sostanze proteiche del citoplasma e glucidiche della parete cellulare. Queste sostanze portano alla formazione di componenti capaci di promuovere i primi processi di riparazione dei tessuti danneggiati.
Quando i lumi dei vasi linfatici circostanti il tessuto danneggiato o quando le cavità formatesi al suo interno sono totalmente riempiti di gomma, la pressione interna spinge all'esterno la massa gommosa che, al contatto con l'aria, imbrunisce e solidifica.

Gli interventi tendenti ad impedire o almeno a ridurre la formazione di gomma sono pochi, ma sostanziali. Di seguito ne elenchiamo i più importanti:
  • controllare la crescita rapida delle piante, riducendo le concimazioni e gli apporti idrici;
  • evitare ristagni idrici e, all'opposto, gravi carenze idriche;
  • evitare danneggiamenti meccanici al tronco o alle branche ad opera dei mezzi meccanici, ma anche da rosure di animali;
  • regolare le potature non eccedendo nei tagli, soprattutto durante l'estate, per evitare facili scottature;
  • incidere longitudinalmente e debolmente la corteccia del tronco e delle branche delle giovani piante, per evitare che la rapida crescita determini la spaccatura violenta e improvvisa della medesima e dei tessuti legnosi sottostanti.
Quando la gomma è già comparsa è bene asportarla con semplici lavaggi con acqua, pulire la ferita con sgorbie affilate fino ad incontrare il tessuto legnoso sano, quindi, disinfettare con appositi mastici cicatrizzanti che si trovano in commercio.